Coop Reno. Dal modello all’edificio.
Bellissimo articolo di Giuseppe La Franca per RCI – Riscaldamento Climatizzazione Idronica, la Rivista del Progettista di impianti edita da Tecniche Nuove. Al centro dell’articolo la realizzazione del nuovo Centro direzionale di Coop Reno e la progettazione Bim eseguita anche grazie alla collaborazione e le tecnologie Caleffi.
Ne parla diffusamente Michele Codeglia, progettista e Bim manager di Fabrica:
«Abbiamo sviluppato il progetto impiantistico durante il periodo del lock-down – afferma l’ing. Michele Codeglia, progettista e BIM manager degli impianti meccanici per Fabrica – quando il problema della sicurezza sanitaria dei futuri utenti della struttura era necessariamente in cima alle priorità. Questo spiega alcune delle scelte fatte, ad esempio il sovradimensionamento dell’impianto aeraulico in modo da poter funzionare a tutt’aria esterna, incrementando perciò la possibilità di ricambiare l’aria oltre i minimi normativi, come anche la scelta di non prevedere la ripresa sotto le poltrone dell’auditorium, per incanalare i flussi di ripresa lontano dalle persone.
I ventilconvettori, inoltre, ricircolano l’aria riprendendola dai singoli ambienti serviti, invece che dagli spazi connettivi come avviene normalmente. Anche la previsione di umidificatori a supporto delle UTA risponde all’esigenza di contenere il rischio di contagio».
La progettazione è stata necessariamente distribuita
«…L’impiego di metodi e strumenti BIM ha consentito la condivisione del progetto da parte di tutti i componenti del team, lavorando in remoto nella massima sicurezza. Si è trattato dell’ennesimo vantaggio offerto da questa modalità di progettazione che presenta numerosi benefici. La precisione dei dati contenuti negli oggetti si presta infatti a utilizzare le informazioni – geometriche e non solo – anche per effettuare il dimensionamento delle componenti impiantistiche, redigere computi estremamente precisi, restituire gli elaborati as-built, compilare le dichiarazioni di conformità, ecc.. Allo scopo abbiamo attivato una collaborazione con il team di Caleffi coordinato dall’ing. Walter Bertona, finalizzata da una parte a ordinare i dati contenuti nei singoli oggetti BIM per facilitare l’iter progettuale, dall’altra a ottimizzare la qualità complessiva del processo costruttivo».
Con quali esiti?
«In generale i sistemi BIM riducono drasticamente l’errore umano e consentono una corrispondenza pressoché perfetta fra progetto e opera realizzata, utile anche sia alle imprese in sede di redazione del progetto costruttivo e, quindi, delle attività in cantiere, sia nell’ottica della futura gestione e manutenzione degli impianti. Non meno importante, a pochi mesi dalla conclusione dei lavori, il valore economico effettivo dell’ultimo stato di avanzamento corrisponde a quello stimato in sede di progetto – al netto degli aumenti legati alla recente impennata dell’inflazione, contenuti a valori minimi grazie all’ottima organizzazione messa in campo dal general contractor selezionato dal committente».
con Politecnica Ingegneria e Architettura; Coop Reno; Ing. Ferrari S.p.A.; Caleffi Hydronic Solutions; Tecniche Nuove Libri Spa; RCI Rivista – Riscaldamento – Climatizzazione – Idronica
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