LUOGO | Rivoli (TO) |
PAESE | Italia |
CLIENTE | Fondazione Ufficio Pio |
ANNO | 2023 |
DESCRIZIONE | Concorso internazionale di progettazione per la rifunzionalizzazione e conservazione del complesso edilizio. |
Premessa
Negli ultimi decenni le comunità territoriali hanno subìto profondi cambiamenti per quel che riguarda gli assetti sociali, ambientali ed economici, in questo ambito quindi le opportunità di attuazione di politiche di investimento con finalità sociali messe in campo da soggetti quali la Fondazione San Paolo rivestono un ruolo significativo nel favorire i processi di trasformazione virtuosa di un territorio, esercitando un’influenza determinante per il perseguimento di abitudini ambientali e sociali legate alle buone pratiche e nel fornire un contributo all’implementazione dei principi di sostenibilità̀ a livello locale che possano traguardare un modello di crescita urbana e sociale inclusiva e sostenibile, promuovendo allo stesso tempo l’integrazione degli aspetti gestionali innovativi, puramente tecnologici, con quelli sociali ed ambientali.
In questo senso l’esempio di silver housing proposto, attraverso la riqualificazione di edilizia storica dismessa, localizzata in ambiti urbani, e tuttavia fortemente integrata a spazi verdi pertinenziali e/o condivisi, concretizza il recupero sostenibile di punti strategici del territorio in modo da creare effettive risposte ai bisogni sottesi ed alle esigenze della comunità locale, e non solo, e della sua fascia più anziana con specifici bisogni abitativi e tuttavia autosufficiente.
Stato di fatto
Il complesso di Villa Mater, situato in una delle ultime propaggini ad ovest dell’abitato storico di Rivoli, ai confini con quella che oggi si definisce campagna urbana, come evidente nella cartografia storica è fin dalle sue origini caratterizzato da un ampio giardino cintato, un hortus conclusus su tre lati percorso dalla viabilità carrabile, che ne determina un aspetto chiuso ed austero dall’esterno.
Il compendio è costituito da un fabbricato principale (Villa) ubicato nell’angolo sud-est della proprietà lungo via Rosta e vicolo D’Ala, 3 bassi fabbricati isolati e un’ampia area a parco racchiusa da una muratura di recinzione lungo il perimetro. L’accesso al compendio avviene tramite due ingressi principali uno pedonale e uno carraio situati in corrispondenza di via Rosta, oltre che da due ingressi laterali, di cui uno murato, lungo vicolo d’Ala.
La Villa (A) ha uno sviluppo in pianta di ca. 2076 mq di SLP (Superficie Lorda di Pavimento), distribuiti
su 4 livelli:
- piano interrato di 353 mq c.a. (cantina, lavanderia, stenditoio, locali accessori e centrale termica);
- piano terreno di 808 mq c.a. (camere, ambienti comuni, cucina e servizi);
- piano primo di 800 mq c.a. (camere e servizi);
- piano secondo di 115 mq c.a. (deposito e servizi).
I Rustici (B1 Rustico nel parco; B2 Rustico su vicolo d’Ala) sono localizzati nella porzione nord-est
della proprietà con accesso indipendente da vicolo D’Ala:
- B1 ha uno sviluppo in pianta di 262 mq c.a. di SLP originariamente adibito a serra e depositi;
- B2 ha uno sviluppo in pianta di 127 mq c.a. di SLP
L’Ex-portineria (C) ubicata sul lato nord-est della proprietà, si sviluppa per c.a. 26 mq di SLP,
adibita in tempi più recenti a camera mortuaria.
Il Parco (D) si sviluppa per c.a. 7400, è caratterizzato dalla presenza di essenze ad alto fusto e da una fontana di forma circolare di notevoli dimensioni; le restanti aree a verde, sono state utilizzate in passato come orto e frutteto. La particolare conformazione della Villa determina la formazione di due corti aperte pavimentate. Il Muro di recinzione (E), si sviluppa lungo tutto il perimetro del lotto, esso costituisce non solo una preesitenza storica ma, lungo corso Alcide de Gasperi contribuisce anche al contenimento del terreno adibito a parco.
Progetto
Uno degli obiettivi è stato quello di restituire all’uso pubblico una parte del compendio della Villa e del suo parco per favorire non solo le interazioni tra il quartiere e gli abitanti con beneficio anche per la comunità locale, ma anche un processo di rigenerazione urbana e sociale dell’intero quartiere Borgonuovo.
L’impostazione fondante del progetto generale è quindi quella di aprire il complesso di Villa Mater alla città ed in questa ottica si propone di sostituire alcune porzioni del muro perimetrale esistente con una recinzione più bassa e frammentata, caratterizzata da un sistema di lamelle verticali in corten ad orientamento variabile che favoriscano la possibilità di traguardare, prima di tutto visivamente, il parco dalla città e viceversa.
L’intervento di cui sopra, che interessa principalmente la cinta muraria finitima a Via Rosta, ma anche una porzione del muro su Vicolo D’Ala che va dalla fine della Villa al muro del primo Rustico denominato B2, determina quindi la sostituzione del tratto del muro perimetrale che va dalla ex portineria al portale di accesso al parco, in concomitanza dello spigolo ovest della facciata principale. La nuova linea di confine in lamelle verticali di corten lungo Via Rosta viene arretrata verso il parco in modo da ottenere un marciapiede pedonale con una misura minima di circa 2 metri, mentre la demolizione di alcune superfetazioni del volume principale dell’ex portineria permetterà di realizzare un collegamento pedonale più agevole in continuità tra la stessa Via Rosta e Via Alcide De Gasperi. Il nuovo confine del parco non si attesterà più sullo spigolo ovest della facciata principale di Villa Mater, ma slitterà verso lo spigolo più interno dello stesso corpo di fabbrica in modo da restituire alla città il primo cortile della Villa caratterizzato dal bel loggiato a tre archi ellittici su due livelli. Questo ritrovato spazio urbano potrà così diventare una vera e propria nuova piazza identificata dal suo toponimo che in questa fase è proposto quale: “Piazza Mater”.
La nuova Piazza sarà identificata da una pavimentazione tradizionale in cubetti di porfido rosso con cornice perimetrale in lastre di pietra di Luserna e fungerà da snodo di interscambio tra la città e le funzioni della Villa: vi si affacceranno infatti il “Portierato Sociale”, fondamentale per la gestione della comunicazione interna, tra e con i residenti, ed esterna rivolta al territorio ed il locale “Caffetteria” che potrà avere anche un dehors dedicato in piazza.
Per accompagnare il nuovo intervento si propone di pavimentare la rimanente parte di Via Rosta, anche se esterna all’area oggetto di concorso, in cubetti di porfido grigi: in tal modo il percorso potrà essere percepito come meglio integrato al centro storico della città ed al quartiere facendo in questo caso riferimento all’esperienza visiva ed acustica di continuare a percorrere una strada in porfido piuttosto che in asfalto.
Il facilitato accesso attraverso il triplice loggiato ad archi ellittici, potrà far raggiungere direttamente dall’esterno la Sala di aggregazione che avrà funzione di spazio polivalente aperto anche alla città, dove potranno essere organizzati eventi culturali, presentazioni di libri, seminari, piccoli concerti. Le funzioni che si affacceranno su Piazza Mater saranno identificate con way finding in corten con il font classico già presente sul cartiglio della facciata principale.
La valorizzazione delle aree verdi collegate alla struttura esistente e del parco è pensata in modo che tali spazi possano essere utilizzati e frequentati come luoghi inclusivi, per scopi culturali e formativi, di svago e socializzazione, come strumento per migliorare la qualità̀ della vita dei residenti ed il loro benessere psicofisico ed allo stesso tempo per realizzare un corridoio ecologico ed una rete dei servizi del verde che metta in collegamento la comunità con l’abitato circostante ed il verde con gli altri parchi esistenti in un processo di avvicinamento sociale e di appropriazione degli spazi urbani di qualità. Il parco esistente è quindi un elemento fondamentale del progetto. Viste le discrete condizioni degli alberi di alto fusto presenti così come del boschetto di bambù si prevede di mantenere tutte le alberature esistenti. Il progetto mira a mantenere questo aspetto spontaneo del parco intervenendo il meno possibile ed evidenziando alcuni percorsi, pavimentati in pietrisco o terra stabilizzata, che potranno integrarsi con i percorsi salute. Le radure esistenti, per la disposizione degli alberi già visibilmente riconoscibili come spazi di incontro, saranno arredate con elementi semplici: sedute circolari amovibili in corten e fontane con acqua potabile. Gli accessi al parco verranno implementati in modo che, oltre che dall’ingresso principale su Piazza Mater, questo sarà raggiungibile anche da un ingresso secondario in vicinanza dell’ex portineria raggiungibile tramite un marciapiede collegato al verde esterno, per permettere attività artistiche organizzate in sinergia con il vicino Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli.
L’organizzazione degli spazi verdi si sviluppa lungo tutto il parco e trova un punto attrezzato a nord nelle aree libere collocate intorno al campo polifunzionale (tennis, calcio, basket) con pavimentazione ecosostenibile, in gomma da pneumatici riciclata e resine, colorata in modo da uniformarsi con il verde e gli orti circostanti. La superficie morbida e antitrauma della gomma potrà essere utilizzata anche per la esecuzione di attività motorie e ginnastica di gruppo. L’area attrezzata per l’allenamento comprende anche l’istallazione di attrezzi per la ginnastica dolce, utilizzabili da tutta la comunità in modo trasversale. L’area sportiva potrà anche essere utilizzata in occasione di manifestazioni, street food, eventi musicali, cinema e teatro, attività di ballo, in alternativa od in contemporanea all’altro spazio pubblico del complesso “Piazza De Angeli”.
Villa
Dal punto di vista architettonico, la Villa si presenta come un aggregato di volumi che nel tempo si sono aggiunti al nucleo originale il cui risultato, tuttavia, risulta piuttosto omogeneo e compatto denunciando un’edilizia semplice con alcuni interventi più significativi che si ritrovano sulla facciata principale simmetrica ed alla corte loggiata su due livelli.
I materiali presenti sono quelli della tradizione locale: muratura portante intonacata, cornicioni e modanature in cemento, alcuni inserti in pietra di Luserna come soglie e mensole, gronde e pluviali in rame, tetti in laterizio. Ciò ha dato luogo alla scelta di rispettare l’edificio nel suo complesso e di evitare interventi invasivi, così come l’utilizzo di materiali dissimili da quelli già presenti. È infatti previsto un recupero quasi filologico dell’edificato storico principale nei suoi aspetti più percepibili prevedendo solo l’eliminazione di alcuni elementi non conformi al contesto o l’aggiunta di altri atti a risolvere problematiche di tipo impiantistico.
Durante il sopralluogo effettuato in fase pre-progettuale si è inoltre evidenziata una scarsa organizzazione e gerarchia nei percorsi di collegamento, in particolar modo quelli verticali. L’unica scala di una certa rilevanza e valore architettonico è parsa quella di collegamento tra piano terra e primo. Per raggiungere i livelli seminterrati o il secondo piano/sottotetto era invece necessario utilizzare altre scale secondarie, la cui localizzazione era spesso di non facile identificazione. Si è previsto quindi di accorpare il sistema di collegamento verticale in due soli vani scala entrambi dotati di ascensore, per renderlo più efficace e di facile utilizzazione.
Tutti gli spazi del piano terra che si affacciano sulla nuova “Piazza Mater” saranno aperti al pubblico. A sud sarà collocato il Portierato Sociale mentre ad est, attraverso il corridoio loggiato, si potrà accedere alla Sala di Aggregazione dotata di spogliatoi e servizi igienici riservati e divisi per sesso e dedicata ad attività per il benessere psicofisico dei residenti (ginnastica dolce, yoga, ecc.) oltre che ad attività aggregative e culturali aperte al territorio. L’angolo sud-est sarà dedicato ai servizi igienici pubblici di piano e a nord sarà collocata la Caffetteria, dotata di spazi per la somministrazione, servizi igienici dedicati e di una cucina.
Il baricentro geometrico, ma anche funzionale, del piano terra sarà la Sala da Pranzo comune, dimensionata per 30 persone, affacciata sulla corte nord del complesso e direttamente collegata con un’area esterna, ombrosa e riservata, dove si potrà pranzare anche all’aperto. Allo stesso modo la sala, concepita come luogo aperto e fluido, sarà messa in comunicazione con l’ampio corridoio centrale e con gli spazi a disposizione della caffetteria potendo diventare spazio unitario all’occorrenza ed interagire in un mix dinamico di uso pubblico e privato. La cucina comune, in dotazione all’area pranzo, potrà essere all’occorrenza aperta ed integrata alla sala in modo da creare uno spazio aperto non solo ai professionisti della ristorazione, ma anche agli ospiti che potranno quindi condividere il cucinare ed il mangiare in compagnia. Per promuovere ulteriormente l’integrazione con la città, in uno spazio così concepito sarà anche possibile organizzare corsi di cucina o show cooking sia per gli ospiti della struttura che per utenti esterni.
Le restanti ali del piano terra saranno dedicate a 4 unità abitative in locazione, queste saranno tutte bilocali molto simili tra di loro e dotate di ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera da letto e bagno.
Il primo piano sarà adibito esclusivamente ad unità abitative. A sud-ovest, in corrispondenza del Portierato Sociale del piano terra, sarà localizzata l’abitazione del portiere sociale che potrebbe essere messa in collegamento con piano sottostante tramite la realizzazione di una scala interna. Nel resto del piano vengono ricavate 8 unità residenziali: 6 bilocali e 2 trilocali. A questo piano la zona comune di aggregazione e relax corrisponde con l’area di distribuzione centrale che si affaccia su Piazza Mater tramite un’ampia superficie finestrata tripartita.
Il secondo piano, derivante dal recupero del sottotetto, sarà anch’esso raggiungibile con entrambe le scale e gli ascensori. Per rendere abitabili le 5 unità residenziali, il progetto prevede l’inserimento di alcuni abbaini, realizzati con il medesimo linguaggio architettonico e materiali di quello esistente in corrispondenza dell’affaccio a sud. In copertura è presente un solo abbaino di pregevole fattura, ma tali elementi caratterizzano in generale i tetti dell’edilizia storica della città di Rivoli, configurandosi come elemento caratterizzante della maggior parte degli organismi architettonici dell’abitato storico. Le unità abitative a questo piano comprendono tipologie che vanno dal monolocale, al bilocale, fino al trilocale con spazi molto più flessibili in quanto solo pochi muri portanti interni salgono fino alla copertura. Questo permetterà di seguire le effettive esigenze che si evidenzieranno nelle successive fasi di progettazione e d’uso.
Al piano seminterrato, accessibile dalla scala principale, sarà localizzata la lavanderia comune dove poter autonomamente lavare, stendere e stirare la propria biancheria. A questo piano saranno posti i locali per i quadri elettrici e spazi tecnici a servizio degli impianti centralizzati di riscaldamento e raffrescamento oltre che i depositi a supporto delle singole unità abitative.
Rustici
Il rustico B2 si presenta in precarie condizioni generali ed andrà totalmente ricostruito per soddisfare tutte le normative vigenti sia relative agli aspetti strutturali che energetici ed igienico edilizi.
Il progetto prevede di realizzare qui 4 unità abitative e la Foresteria composta da 3 camere al primo piano. Alcuni elementi tipologici ed architettonici del vecchio edificio sono ancora visibili come le finestre a bifora con arco ribassato e spalline in mattoni che affacciano sul parco, i pilastri in mattoni sul lato est, il tetto a capanna a tutta altezza. L’aspetto semplice e tipicamente rurale di tutti questi elementi e la funzione abitativa a canone calmierato ipotizzata portano a considerare un progetto che possa riproporre questo linguaggio, chiaramente adeguato alla contemporaneità in termini tecnologici e strutturali.
La testata verso la piazza conterrà il corpo scala e l’ascensore per la salita al primo piano ed un locale tecnico a tutta altezza di dimensioni utili a concentrare gli impianti al servizio dell’intero complesso. Le unità residenziali del rustico B2 a piano terra sono a diretto contatto con le aree verdi del Parco e grazie a tale condizione privilegiata avranno una porzione di giardino ed orto privato, mentre l’area esterna a nord del fabbricato sarà adibita ad orto urbano comune.
Il rustico B1 si presenta più integro del precedente ed anche in questo caso alcuni elementi architettonici in mattoni dimostrano una certa cura nel costruire. Il progetto prevede un recupero che riesca a mantenere visibili alcuni elementi che identificano territorialmente e storicamente l’edificio. Le 2 unità abitative che se ne ricavano sono distribuite una per piano e si sviluppano su più ampie superfici rispetto alle unità degli altri due corpi di fabbrica. In generale l’aspetto progettuale più significativo è che l’intero complesso di Villa e rustici appaia come un elemento unitario: un piccolo borgo residenziale caratterizzato ed unificato dalla sua piazza centrale.