LUOGO | San Daniele del Friuli (Udine) |
PAESE | Italia |
CLIENTE | Comune di San Daniele del Friuli (Udine) |
PROGETTISTI | RTP – arch. Luisella Pennati, ing. Manuel Martini, arch. Verjano Markezic, arch. Martin Hlavacek, ing. Giuseppe Marconi |
PROGETTO E DL ARCHITETTONICO | arch. Luisella PENNATI |
PROGETTO E DL STRUTTURE | ing. Manuel MARTINI |
ANNO PROGETTO | 2014 |
ANNO REALIZZAZIONE | 2022 |
DESCRIZIONE | Ristrutturazione. Verifica di vulnerabilità. Adeguamento strutturale, architettonico e impiantistico. Prevenzione incendi. Superamento delle barriere architettoniche. Rispondenza alla normativa antisismica. Efficientamento energetico. |
Lo Stato di Fatto
L’architettura originaria del corpo anteriore presenta una facciata di carattere neoclassico. Essa si sviluppa su tre livelli ed è impostata su tre arcate che accedono a un portico che funge da elemento di cerniera fra l’esterno e l’interno del teatro.
Il piano terreno è sormontato dal piano nobile e dall’attico, ciascuno con tre aperture nella porzione centrale e un’apertura in ciascuna delle due ali laterali. Nel 1953 la facciata fu completata con il balconcino del piano nobile costituito da balaustra con semicolonne lisce di contorno alla portafinestra centrale sormontata da frontone curvo; fu poi ultimato il marciapiede esterno a gradoni degradanti.
Sulle due facciate laterali sono state modificate le finestre: quelle originarie, presenti su tutti i tre livelli dell’edificio, nel tempo sono state sensibilmente modificate sia come forma che come posizione, adattandole alle modifiche interne e dando luogo a una vera e propria collezione di forme e materiali che hanno privilegiato le necessità via via verificatesi dimenticando il progetto originario, opera dell’ing. Italico Gonano, anni 1927-1929.
La facciata principale presenta il basamento costituito da bugne di calcestruzzo; il pavimento dell’atrio è in pietra piasentina; la struttura del tetto è a 4 falde con risega posteriore in corrispondenza dell’innesto della sala di spettacolo; il manto di copertura è in coppi. Sul basamento si aprono le tre arcate che immettono nel portico al di là del quale si accede al Foyer del teatro con altrettante tre porte risalenti probabilmente agli anni Settanta.
I serramenti di facciata – si ha ragione di ritenere che quelli originari fossero in legno – sono stati negli anni parzialmente sostituiti con serramenti in alluminio dando luogo a una commistione che non favorisce quella coerenza e uniformità che la facciata principale di un’edilizia monumentale deve rappresentare.
Come è stato possibile verificare durante i campionamenti eseguiti per l’indagine strutturale, l’edificio versa in un evidente stato di degrado, la facciata risulta aggredita da muffe, ossido di carbonio e sporcizia. Le caratteristiche prestazionali dei serramenti esistenti non rispettano la normativa vigente. Inoltre sono presenti tubazioni elettriche, gas e acqua che corrono nella facciata laterale ovest a seguito di interventi di modifica dell’impianto originale.
Le Indagini Strutturali
Come evidenziato dallo strutturista dell’RTP ing. Manuel Martini le strutture del Teatro Ciconi sottoposte ad indagine di comportamento in caso di sisma hanno dimostrato la loro inadeguatezza.Le tipologie di indagine hanno riguardato indagini pacometriche e di pull-out sugli elementi in calcestruzzo; prelievo di provini cilindrici e di barre d’armatura per le relative prove di Laboratorio; indagine georadar per l’individuazione di tiranti verticali post tesi nelle murature perimetrali; prove con martinetti piatti per la determinazione delle caratteristiche meccaniche della muratura.
L’analisi sismica dinamica, condotta con l’implementazione di un modello tridimensionale con l’ausilio di un programma di calcolo agli elementi finiti, unitamente allo studio di vulnerabilità mediante analisi statica non lineare, ha consentito di conoscere ed interpretare il comportamento statico e dinamico reale della struttura del Teatro ed il risultato è stato chiaro e ben definito: la struttura presenta gravi carenze statiche ed evidenzia vulnerabilità tali da scoraggiare qualsiasi tentativo di adeguamento alle normative vigenti.
Il percorso progettuale da intraprendere è stato a questo punto tracciato: la struttura del teatro, composta dai tre corpi principali torre scenica, sala ed avancorpo, non può che essere demolita e ricostruita con la sola eccezione dell’avancorpo, bene tutelato, che manifesta le caratteristiche
necessarie e sufficienti per affrontare un miglioramento sismico.
Il Progetto
Il Progetto di ristrutturazione è volto a riabilitare il Teatro sotto ogni profilo funzionale, in primis quello strutturale e, a seguire, quello architettonico, impiantistico e scenotecnico. Il teatro Teobaldo Ciconi è una struttura mista di muratura in blocchi di calcestruzzo ed elementi in cemento armato, nato nel 1927, su progetto dell’ing. Italico Gonano. Esso si sviluppa, come tutti i teatri, in tre corpi di fabbrica fra loro interconnessi: Torre di Scena, Sala di spettacolo ed Avancorpo. Quest’ultimo è stato dichiarato di interesse culturale dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia nel settembre 2012. In adozione della Direttiva “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”, è stato previsto un progetto di interventi volti a conseguire un miglioramento sismico della struttura dell’avancorpo e la demolizione di tutta la restante parte, con ricostruzione di una nuova struttura sulla base di un progetto moderno e attuale che si interfaccia con l’esistente.
Stato di Fatto e di Progetto
Concezione della nuova struttura portante
La struttura del nuovo teatro è stata progettata sulla stessa impronta planimetrica dell’edificio esistente, considerando con particolare attenzione le strutture adiacenti, talvolta aderenti, appartenenti alla proprietà confinante.
L’intera nuova struttura è stata progettata con un giunto tecnico rispetto all’avancorpo dell’attuale Teatro eliminando così ogni possibilità di interferenza reciproca, sia statica che dinamica, ma permettendo comunque la continuità architettonica. L’ossatura portante del nuovo edificio è stata concepita in cemento armato, con alcune componenti in carpenteria metallica riguardanti le strutture di copertura e le membrature a sbalzo e leggere, ovvero le scale e i ballatoi della torre scenica e della sala e le scala antincendio esterna, ed elementi in legno lamellare per la realizzazione della nuova graticcia di torre scenica.
Le fondazioni sono di tipo diretto, superficiale, a platea che si imposta su due livelli differenti di 1.60m circa tra torre scenica e sala di spettacolo, sempre almeno a -1,00m dal piano di campagna limitrofo, con spessore da 60cm e da 50cm rispettivamente per la torre scenica e per la sala.
L’elevazione è costituita da pareti in c.a., di vario spessore, rastremati quando possibile dalla fondazione verso la sommità: la scelta di questa tipologia strutturale ha consentito di ottenere un ottimo funzionamento scatolare delle strutture e un’ampia versatilità nella realizzazione di aperture, porte, finestre e forometrie varie. Solamente la zona interna centrale dei locali tecnici collocati sotto la torre scenica vede la presenza di pilastri, che spiccano dalla fondazione fino alla quota di palcoscenico. La struttura di elevazione del corpo camerini è stata concepita da una serie di pilastri in c.a. collocati sulla parete perimetrale.
Gli orizzontamenti calpestabili sono realizzati con solai in c.a. a piastra alleggeriti, che offrono prestazioni particolarmente performanti su grandi luci e su appoggi non necessariamente regolari. Lo spessore dei solai nelle varie zone varia in funzione delle luci, dei carichi permanenti e dei sovraccarichi di esercizio, calibrati in funzione della reale destinazione d’uso dei locali e comunque sempre nel rispetto della normativa vigente.
In torre scenica, il primo impalcato denominato solaio di sotto palcoscenico è formato da un solaio bidirezionale di 22cm di spessore e dimensionato per un sovraccarico di esercizio di 600kg/mq, in quanto sostiene la struttura di botolato del palcoscenico; il secondo impalcato è costituito dal solaio di palcoscenico, a ferro di cavallo, realizzato anch’esso con un solaio bidirezionale di spessore pari a 25cm. Salendo all’interno della torre scenica, si trovano i due ordini di ballatoi metallici; quindi la struttura di graticcia, formata da un piano di assi in legno lamellare sostenuto da un’orditura di travi in legno lamellare di sezione 18xh72cm, disposte ad interasse di 2,00m e di luce pari a circa 10,4m. Infine, la copertura della torre scenica formata da una struttura di travi d’acciaio della serie IPE300 con soprastante lamiera grecata portante atta a costituire il piano di appoggio del nuovo pacchetto di copertura. Un controvento piano perimetrale, a crociera di sant’andrea, irrigidisce il piano di copertura contribuendo alla collaborazione delle pareti laterali. Nel corpo della sala di spettacolo l’unico orizzontamento è costituito dalla platea di spettatori, anch’esso in struttura bidirezionale alleggerita a campata unica di altezza pari a 48cm. Al di sopra della sala, si trovano i ballatoi aggettanti, frontali e laterali, che costituiscono una possibilità di affaccio degli attori, ancorati a mensola alle pareti di cemento armato laterali della sala e ad una trave reticolare adiacente la parete di boccascena. I ballatoi sono raggiungibili dai fianchi del boccascena mediante una doppia scala in struttura di c.a.. Ancora in sala, una soletta a sbalzo in c.a., alleggerita e di spessore pari a 35cm, costituisce la sede delle cabine di regia. La copertura della sala è formata da 7 travi Vierendeel in acciaio, la cui geometria a campi rettangolari agevola il passaggio delle condotte impiantistiche. Esse sostengono un’orditura di arcarecci HEA120 che portano a loro volta una lamiera grecata, piano di appoggio del pacchetto di copertura. La falda è controventata sul perimetro per contenere le deformazioni delle pareti verticali e limitare le sollecitazioni che queste trasmetterebbero alle travi Vierendeel. Infine, il corpo camerini, adiacente alla struttura della sala e alla torre scenica sul lato Ovest, formato da quattro livelli fuori terra, oltre al piano platea seminterrato, adibito a locale tecnico. Il primo livello è adibito a zona carico/scarico ed è costituito da pareti in c.a. e da un solaio bidirezionale da 27cm di spessore; il secondo e terzo livello da un solaio bidirezionale da 27cm; il quarto livello da un solaio anch’esso bidirezionale da 27cm di spessore, adibito a terrazza prati- cabile. Per consentire la futura realizzazione degli ultimi due livelli sono state predisposte delle barre filettate di chiamata per la futura struttura in c.a.
La nuova struttura è stata progettata e verificata ai sensi del D.M. 14/01/2008. Trattandosi di edificio “sensibile”, classificato come “struttura ricreativa” R20 secondo l’Allegato B della D.G.R. n.1384/2003, ovvero- sia che può assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, è stato progettato adottando una Classe d’Uso III “affollamenti significativi” e, anche per le peculiari forme geometriche, concepita per rimanere in campo elastico anche in seguito all’evento sismico di progetto.
Successivamente, a seguito degli approfondimenti geologici eseguiti sul sedime della costruzione dopo la demolizione della struttura esistente, è stato presentato progetto di Variante per la ristrutturazione limitatamente alla Ricostruzione della nuova struttura della Torre Scenica, della Sala di spettacolo e del Corpo Camerini.