LUOGO | Nicola di Luni (SP) |
PAESE | Italia |
CLIENTE | Curia Vescovile della Spezia – Attività di ricerca e sviluppo |
ANNO | 2021 |
DESCRIZIONE | Rilievo Laser Scanner e modellazione BIM |
CENNI STORICI
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo si trova nella piazza principale del paese, nel punto più alto del borgo.
L’impianto attuale si erge sui resti di una preesistente cappella bizantina che è riconducibile con molta probabilità al VI-VII secolo.
Con l’arrivo del re longobardo Rotari la cappella venne distrutta per poi essere ricostruita nell’XI secolo da parte di alcuni profughi fuggiti dalla vicina città di Luni.
La nuova chiesa estese col tempo la propria giurisdizione fino al mare fino a diventare nel XV secolo una parrocchia autonoma.
Verso la fine del 1500 l’edificio ecclesiastico subì importanti lavori di restauro e modifiche strutturali. Secondo le fonti la navata fu allungata di alcuni metri verso la piazza del borgo e l’intera struttura fu elevata di oltre un metro.
Nel XVIII secolo la chiesa fu nuovamente ingrandita ma da allora l’edificio religioso andò incontro ad un periodo di lento e progressivo degrado che finì per compromettere gravemente la struttura.
A partire dall’anno 1975 l’intera opera architettonica è stata sottoposta a pesanti lavori di ristrutturazione e di restauro finalizzati a garantirne la fruibilità e l’agibilità.
Oggi la chiesa domina il borgo con la facciata cin stile tardo barocco che risale all’anno 1759.
Essa costituisce la quinta scenica della piazza del paese ed è decorata con le statue dei Santi Filippo e Giacomo, poste ai lati del frontone.
La chiesa oggi conserva pregevoli opere d’arte come una tela del Seicento attribuibile al pittore carrarese Riccardo Martinelli.
Il coro, molto ampio, risale alla seconda metà del XVII secolo ed è composto da sedute in legno di noce intagliato.
I pavimenti, del 1500, sono ottagonali, in piastre d’ardesia intersecate con marmette quadrate bianche e nere. L’altare maggiore, del XVII secolo, presenta al centro un tabernacolo in marmi policromi sormontato da una croce lignea, di fattura genovese, anch’essa collocabile al XVII secolo. Ai lati del presbiterio sono collocati, infine, in nicchie separate, sei per parte, gli altorilievi in marmo degli apostoli risalenti al XVI secolo.
OBIETTIVO
L’obiettivo della presente attività consiste nella restituzione del gemello digitale della chiesa che è funzionale all’informatizzazione del modello sulla base degli interventi di restauro che hanno riguardato la struttura e le decorazioni dell’edificio.
Il modello BIM diventa un database all’interno del quale raccogliere informazioni tecniche, immagini e documenti.
CAMPAGNA DI RILIEVO
STRUMENTI UTILIZZATI | CARATTERISTICHE TECNICHE |
Laser Scanner Leica RTC360 |
Classe Laser 1 (in accordo alla IEC 60825-1:2014), 1550 nm (invisible), Range fino a 130 m Risoluzione da 3 mm a 10 m Accuratezza 1.9 mm a 10 m Acquisizione fotografie con sistema di 3 fotocamere da 36 MP di 432 MP di dati grezzi per immagine sferica calibrata a 360° x 300°; funzione HDR |
La campagna di rilievo digitale di un edificio storico richiede particolare attenzione nella scelta dei punti di stazionamento del laser scanner a postazione fissa Leica RTC360 per evitare di tralasciare dettagli importanti.
Il rilievo è realizzato settando lo strumento secondo la sua massima risoluzione al fine di cogliere ogni elemento del manufatto.
GESTIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI DI RILIEVO
Al termine del rilievo laser scanner, i dati ottenuti sono gestiti e combinati all’interno del software Cyclone Register 360.
Il pre-allineamento automatico delle scansioni viene perfezionato e verificato, la nuvola di punti viene ‘ripulita’ e ‘decimata’ in funzione degli obiettivi ed il rilievo viene georeferenziato sulla base dei punti GPS acquisiti.
Procediamo con l’esportazione di una nuvola di punti totalmente fedele alla realtà e di fotografie a 360° tramite le quali è possibile navigare all’interno del sito ed effettuare sopralluoghi virtuali.
MODELLAZIONE SCAN TO BIM E INFORMATIZZAZIONE
La nuvola di punti ottenuta costituisce una base sicura e dettagliata da utilizzare come riferimento per costruire il gemello digitale dell’edificio.
Alla modellazione geometrica della struttura, dei muri e delle complesse decorazioni è associata la l’informatizzazione dell’edifico storico con l’obiettivo di impostare un database grafico che possa raccogliere e custodire tutte le informazioni e la documentazione relative all’analisi geometrica e materica della struttura oltre che lo storico relativo agli interventi di restauro dell’edificio.
Il modello BIM è utilizzato per estrapolazione di elaborati grafici quali piante, prospetti e sezioni, in funzione delle necessità e degli obiettivi.