Progetto di restauro del Teatro Impavidi di Sarzana

LUOGO Sarzana (SP)
PAESE Italia
CLIENTE Comune di Sarzana
ANNO 2008-2017
DESCRIZIONE Il progetto di Restauro del Teatro degli Impavidi di Sarzana è stato svolto in RTP formato da arch. Luisella Pennati (architettura), ing. Manuel Martini (strutture), ing. P.Amman (impianti). Il Progetto e la Direzione Lavori hanno impegnato i professionisti in un iter progettuale che va dal 2005 e al 2017.

Il Teatro Impavidi venne progettato e costruito sotto la direzione dell’architetto Bernardo Valenti; fu inaugurato il 9 settembre 1809.
La struttura, nello stato di fatto in cui era, non possedeva le caratteristiche statiche né di sicurezza (antisismica e antincendio), né di accessibilità (barriere architettoniche) richieste a un edificio di pubblico spettacolo.

Obiettivo del progetto sotto il profilo strutturale è stato quello di ridurre la vulnerabilità globale e di eliminare i possibili cinematismi di collasso locale, attraverso interventi di consolidamento e di rinnovo delle strutture e l’inserimento di nuovi elementi puntuali.
Il progetto strutturale, trattandosi di edificio strategico di cui al DM2008, è stato soggetto a controllo obbligatorio da parte dell’Ufficio Zone Sismiche della provincia di SP.

Il progetto di ristrutturazione e restauro e l’esecuzione delle opere stesse si è articolato in tre lotti, in base alle risorse economiche che l’amministrazione via via è riuscita a mettere a disposizione:
1) ADEGUAMENTI TECNOLOGICI;
2) ULTIMAZIONE FOYER;
3) GENERALE DI COMPLETAMENTO – Ulteriori lavori.

Il Progetto denominato “ADEGUAMENTI TECNOLOGICI” è consistito in un complesso di opere edili necessarie all’adeguamento architettonico e impiantistico dell’edificio-teatro, e quindi all’adeguamento strutturale delle zone interessate, con inserimento di cerchiature metalliche sulle nuove aperture, rifacimento di solai in profilati metallici, tavelloni, soletta di ripartizione e connessioni murarie con perforazioni armate.
L’arco di boccascena è stato consolidato con applicazione di betoncino armato e con l’inserimento di una duplice catena atta contenere la spinta dell’imponente struttura muraria.

Arco di boccascena e graticcia

ll Progetto denominato “ULTIMAZIONE FOYER” ha riguardato le lavorazioni tese a ultimare il corpo anteriore posto in fregio a Piazza Garibaldi che ospita il Foyer al piano nobile e gli spazi a disposizione per le attività culturali al piano secondo.
I solai del Foyer costituiti da volte in muratura sono stati consolidati: previo lo svuotamento dei rinfianchi delle volte e il riempimento con materiale alleggerito, è stata realizzata una soletta in calcestruzzo armato connessa alle murature perimetrali mediante perforazioni armate.

Il progetto “GENERALE DI COMPLETAMENTO – Ulteriori lavori” ha interessato tutte quelle lavorazioni utili alla riapertura del teatro. Sinteticamente si tratta di: lavorazioni in torre scenica, lavorazioni nella sala di spettacolo e nel corpo anteriore, totale recupero del nucleo camerini.

Lavori sottopalcoscenico

Il progetto strutturale tiene conto della importanza dell’edificio, del suo alto valore storico-artistico e delle pre-esistenze.

Le scelte progettuali sono state condizionate dall’appartenenza del Teatro a un agglomerato urbano, con tutte le difficoltà del caso. Il progetto ha focalizzato gli interventi nel corpo Torre Scenica e nel corpo Camerini ed è finalizzato a sostituire e rinnovare le strutture orizzontali, consolidando le murature portanti e prestando particolare attenzione all’eliminazione di potenziali cinematismi locali, attraverso la messa a punto di particolari costruttivi volti a migliorare la connessione delle varie componenti strutturali.
Il risultato è di aver conseguito un significativo miglioramento sismico della struttura nelle zone oggetto di intervento.

Torre scenica: consolidamento dell’originario impianto fondale dei muri perimetrali, mediante realizzazione di sottofondazioni in c.a. necessarie alla formazione di più ampi e profondi volumi tecnici, senza trascurare il valore storico testimoniale dei rinvenimenti archeologici emergenti quali il pavimento del cortile del Convento nel sottopalco; sostituzione delle strutture orizzontali di palcoscenico con un doppio ordito di profili metallici HEB140 e HEA100, che offrono un appoggio elastico al soprastante piano di calpestio in legno; consolidamento delle murature della torre e delle strutture ad arco interne ad essa, mediante applicazione di betoncino armato con rete in GFRP (glass fiber reinforced polymer), annegata direttamente in un intonaco strutturale, e collegata sulle due facce da barre dello stesso materiale, aumentandone di fatto la capacità portante senza alterarne in modo significativo la rigidezza e il peso; realizzazione di due cordoli esterni in acciaio alla quota del piano di ballatoio e di graticcia, mediante l’accoppiamento di nastri piatti da 400x12mm di spessore, esterni ed interni, connessi da barre M20 disposte a quinconce; rinnovo totale della graticcia, con ordito principale in acciaio e ordito di servizio in legno, poggiante su una struttura verticale reticolare che ha consentito di posizionare la graticcia alla quota necessaria senza interferire con l’arco di boccascena; rinnovo completo della struttura di copertura con travi in legno lamellare e realizzazione contestuale di cordoli in cemento armato di cls alleggerito, che contribuiscono a garantire un comportamento scatolare della muratura senza appesantirla eccessivamente e contenendo la massa in elevazione; nuovo ballatoio a servizio di elettricisti e macchinisti.

Struttura di palcoscenico

Cordolo esterno in acciaio

Ballatoio

Sala di spettacolo e corpo anteriore: inserimento di cerchiature metalliche nelle due aperture laterali delle vie di fuga a quota platea, rinforzo delle capriate in acciaio esistenti appesantite dalla necessaria pannellatura in calcio-silicato.

Corpo camerini: totale rinnovo del solaio di piano, con putrelle HEA140 e tavelloni, con realizzazione di collegamenti mediante perforazioni armate perimetrali, realizzate attraverso l’inghisaggio di barre d’acciaio B450C del diametro di 12mm, disposte ogni 50cm, e annegate nella soletta di ripartizione.

L’intervento di maggior rilevanza e pregio strutturale è consistito nella realizzazione della struttura reticolare a sostegno della nuova graticcia in legno, composta da due elementi verticali a traliccio, ancorati efficacemente al muro di boccascena senza inficiarne le capacità portanti e da una trave reticolare del tipo Mohniè, che riceve le travi IPE300 porta-graticcia; queste ultime, collegate al nuovo cordolo esterno in acciaio costituiscono un valido vincolo al ribaltamento dell’imponente muratura di fondo della torre scenica, che si erge per un’altezza di circa 17 metri senza solai intermedi.

Struttura di graticcia

Struttura reticolare