Il nuovo Centro Direzionale Coop Reno per una architettura simbolo di innovazione e sostenibilità

LUOGO Castel Guelfo di Bologna
PAESE Italia
CLIENTE Coop Reno
ANNO 2019-2023
DESCRIZIONE Concorso di idee in due fasi: “Nuovo Centro Direzionale Coop Reno“, Progetto vincitore. Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per architettura, strutture e impianti, direzione lavori.

Fabrica e Politecnica insieme hanno realizzato il nuovo Centro Direzionale Coop Reno a Castel Guelfo di Bologna. Un Centro Direzionale organizzato secondo principi di condivisione ed aggregazione, progettato per svilupparsi funzionalmente nel tempo, nel rispetto dell’ambiente e dei futuri utenti.

La sua forma architettonica, una sorta di pianta che simboleggia il radicamento sul territorio, allude, per la sua ampiezza e pervasività, al concetto di espansione. L’area interessata infatti, che è di circa 22.000 metri quadri, a ridosso dall’uscita dall’autostrada nel comune di Castel Guelfo, oggetto di una rigenerazione e riqualificazione urbana di un terreno libero. Qui hanno lavorato i due studi di Politecnica e Fabrica che hanno partecipato al concorso di idee e lo hanno vinto con un progetto assolutamente innovativo e visionario. In primo luogo, per le sue innegabili caratteristiche di sostenibilità: tutti gli edifici realizzati (circa 6.000 metri di superficie) possono fregiarsi del titolo NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero edifici a elevatissima prestazione che azzerano quasi totalmente il consumo energetico. Rispondono a questa caratteristica gli impianti fotovoltaici a servizio dei vari edifici in grado di garantire una produzione totale di 59 kWp in linea con il fabbisogno del Centro, il recupero delle acque meteoriche per usi igienico sanitari e l’adduzione da pozzo privato per evitare l’uso esclusivo della rete idrica comunale, i criteri adottati per garantire l’isolamento acustico e scongiurare anche l’effetto “isola di calore”.

Spazio’Tengo, questo il nome dato al complesso architettonico dalla committenza, è un centro aperto al territorio. Un auditorium, uno Spazio Ricerca & Innovazione, coworking e un kinderheim per bambini e ragazzi, oltre al Parco Verde, completano l’offerta.

Spazio’Tengo non è quindi solo un centro direzionale, un luogo di lavoro riservato ai dipendenti di Coop Reno, ma uno spazio per vivere, per il tempo libero, per la formazione, la socialità. Uno spazio dove accogliere la comunità nelle sue diverse espressioni: il lavoro, la famiglia, la formazione e l’innovazione.

Al piano terzo trovano posto le aree amministrative e gli uffici di rappresentanza oltre ad un accesso diretto su un’ampia terrazza con vista parco. Un grande vuoto centrale, illuminato da lucernai posti in copertura, attraversa tutto il volume dell’edificio con ballatoi e scale aeree che generano spazi inclusivi e dinamici, in linea con l’immagine generale dell’intero edificio.

“Questo progetto rappresenta per noi un raro esempio di continuità tra concept e trasposizione architettonica: una pianta che prende forma e si articola sul terreno della pianura emiliana per accogliere la comunità e la capacità innovativa di Coop Reno, con un impatto positivo per l’area circostante. L’idea progettuale è nata subito. Non eravamo in una città, dovevamo intervenire con la leggerezza tipica di chi attraversa la campagna facendo attenzione a dove si mettono i piedi. L’asse principale del progetto è un percorso, curvilineo, organico, esclusivamente pedonale. Gli edifici crescono e si sviluppano per gemmazione lungo il percorso, hanno forme morbide e naturali che ricordano le foglie e i frutti di un albero”. Hanno commentato così l’identità del complesso i progettisti Stefano Maffei di Politecnica e Danilo Sergiampietri di Fabrica.

Il profilo a germoglio di Spazio’Tengo cresce nel verde seguendo gli schemi tipici dell’evoluzione naturale e diventa percorso principale, un asse dal tetto verde da cui nascono i diversi rami che portano ai tre edifici principali pensati come foglie, in modo da costituire, nel loro insieme, un ecosistema equilibrato e vibrante. L’intero complesso presenta un carattere architettonico unitario, originale e molto riconoscibile che lo rende immediatamente iconico.

L’altra importante caratteristica è sicuramente la sua apertura verso il territorio e la comunità. Se è vero, infatti, che a godere dei servizi saranno in primo luogo i dipendenti di Coop Reno sia della sede che della rete vendita è altrettanto vero che la struttura potrà essere fruita anche esternamente attraverso collaborazioni con Associazioni no profit ed enti terzi. L’Auditorium, forte dei suoi 286 posti, è anche a disposizione della collettività (tra l’altro ha anche una sezione dedicata agli ipoudenti, perché ha una schermatura in rame che evita il ronzio per chi ha apparecchi acustici) mentre una terza foglia della “pianta” di Spazio‘Tengo offre spazio alle start-up al coworking, ai giovani, all’educazione, alla formazione, all’innovazione e all’infanzia.

“A different kind of Green”: l’immagine del Progetto, ricercata ed organicamente inserita nel contesto, valorizza gli aspetti paesaggistici ed ambientali dell’area. Una curva morbida ed organica che si distende sul lotto, diventando un asse simbolicamente identificato con una pianta che affonda le sue radici nelle strade del quartiere, per poi crescere liberamente nel verde seguendo gli schemi tipici dell’evoluzione naturale. Dal percorso principale, aperto e frequentabile da tutti, si dipartono così i diversi rami che portano agli edifici principali, che crescono a seconda delle necessità funzionali, economiche ed organizzative che si presenteranno nel corso del tempo.

L’edificio amministrativo si articola su una superficie di 3.800mq e si sviluppa su 4 livelli fuori terra ed è concepito a pianta libera per garantire la massima flessibilità distributiva interna. Ospita ai piani terra, primo e secondo, luoghi di lavoro di elevata qualità come: spazi ufficio, sale riunioni, aree relax e locali di servizio.

Al piano terzo trovano posto le aree amministrative e gli uffici di rappresentanza oltre ad un accesso diretto su un’ampia terrazza con vista parco. Un grande vuoto centrale, illuminato da lucernai posti in copertura, attraversa tutto il volume dell’edificio con ballatoi e scale aeree che generano spazi inclusivi e dinamici, in linea con l’immagine generale dell’intero edificio.

Dovendo ospitare spazi di lavoro e servizi per il pubblico, il layout dei piani e il sistema di facciata sono stati concepiti per garantire un grado di trasparenza ottimale e permeabilità alla luce naturale. Al tempo stesso i fenomeni di abbagliamento sono minimizzati grazie ad un sistema di schermature esterne passive che si sviluppa con linee dinamiche che avvolgono gli edifici diventando elemento identitario dell’intero progetto.

Un passaggio coperto in vetro, perfettamente integrato nel disegno del parco esterno, connette l’edificio amministrativo al nuovo Auditorium. Al primo piano trovano posto una zona buffet con locali appositi per la preparazione del food & beverage e un’ampia terrazza con vista parco.

Il terzo edificio che si incontra lungo lo sviluppo del percorso coperto apre il Centro Direzionale all’incontro con il futuro e i principi di innovazione e inclusione con la comunità, l’aggiornamento delle competenze, la cura dei bambini. Lo Spazio Ricerca & Innovazione, il coworking e un kinderheim per bambini e ragazzi rendono il complesso coeso con lo sviluppo del territorio, le nuove generazione e l’attenzione ai bisogni delle famiglie.

Il percorso si snoda nel verde e si conclude con un’area magazzino adibita allo stoccaggio e archiviazione di materiali, documenti e attrezzature. Il fronte del magazzino che si affaccia sul parco, è riservato ad uso foresteria, con 3 bilocali a servizio dei dipendenti, dirigenti e collaboratori della cooperativa. Nel progetto sono considerate centrali le prestazioni energetiche generali che, valutate simultaneamente da più punti di vista, combinano i vantaggi di un involucro altamente prestazionale, all’efficienza degli impianti, concepiti come sistemi integrati che completano le esigenze di comfort rispetto alle attività e funzioni ospitate all’interno degli edifici.

Dal punto di vista strutturale, la scelta progettuale si è orientata verso l’introduzione nell’edificio Direzionale di dispositivi di isolamento sismico capaci di abbattere l’energia trasmessa dal suolo all’intera struttura compensando gli spostamenti attraverso la realizzazione di un giunto strutturale di 35 cm.

Nell’Auditorium la copertura di grande luce sul doppio volume della sala è costituita da una struttura in legno composta da travi in LL da 20m con sezione 26×188 e pannelli XLAM.

I corpi di fabbrica sono collegati da una galleria, dalla forma curvilinea ed irregolare caratterizzata da colonne in acciaio su platea nervata e da una copertura verde realizzata su solaio a piastra alleggerito.

Complessivamente l’intero progetto prevede la realizzazione di oltre 8.000mq di superfici calpestabili, 7.500mc di calcestruzzo e 750.000Kg di acciaio per armature ed 42.000kg di Carpenterie Metalliche. L’intera progettazione è stata realizzata mediante l’utilizzo di Tekla che ci ha permesso, sin dalle prime fasi, grazie ai link diretti e bidirezionali verso i software MIDAS – MODEST, la corretta importazione delle geometrie organiche dei solai e di recepire al meglio l’esatto posizionamento degli elementi strutturali.

L’uso di solai a piastra bidirezionale alleggerita con corpi cavi di polietilene riciclato ha permesso un uso consapevole e sostenibile delle risorse che ha portato ad un risparmio risparmio di 413 metri cubi di calcestruzzo, 106 tonnellate di CO2, 61 tonnellate d’acqua, 760 tonnellate di inerti, 144 tonnellate di cemento.

Attraverso la parametrizzazione dei modelli è stata eseguita la computazione dinamica importando il modello IFC al fine di verificare e contabilizzare le quantità di progetto.

Per il controllo delle interferenze tutti i modelli sono stati dotati di un punto base di progetto e all’interno sono stati collegati i rispettivi IFC di riferimento per ogni disciplina. A conclusione dell’iter progettuale è stato realizzato il “Digital Twin” dell’intervento.

Tutti gli impianti sono stati pensati per il massimo risparmio di energia elettrica e termica e per la salvaguardia delle altre fonti di approvvigionamento naturale quali aria ed acqua.

L’intero lotto è stato progettato secondo i massimi livelli di prestazione energetica con un approccio attento al funzionamento del sistema edificio-impianto per ottenere una forte limitazione dei consumi e delle emissioni in atmosfera dovute all’uso degli impianti di climatizzazione e ventilazione, unita al miglior comfort interno ottenibile, anche in considerazione dei cambiamenti climatici in atto.

Dal punto di vista tecnico, gli edifici principali, Direzionale e Auditorium, sono serviti da impianti a pompa di calore collocati in apposito edificio tecnologico che alimentano in modo centralizzato sia le unità interne a ventilconvettori e sia le unità di trattamento aria poste sugli edifici stessi. Con questa impostazione è possibile agire con i ventilconvettori sul controllo della temperatura interno a ciascun locale, garantendo nello stesso tempo i corretti ricambi d’aria.

Questa configurazione impiantistica permette inoltre di ottimizzare il funzionamento degli impianti in ogni stagione mantenendo la giusta elasticità per affrontare periodi invernali sempre più caldi. Infatti, grazie alla modalità free-cooling disponibile sulle UTA, è stato possibile andare a raffrescare anche nella stagione invernale alcuni locali in cui l’effetto dei carichi interni dovuti alla presenza di personale e apparecchiature è stato particolarmente importante.

Anche i restanti edifici del lotto sono serviti da impianti dedicati per la climatizzazione estiva ed invernale del tipo a pompa di calore con un’azione combinata dovuta alla presenza di unità di ricambio dell’aria. L’intervento prevede inoltre un sistema di raccolta, trattamento e riuso delle acque meteoriche che vengono utilizzate per le cassette di risciacquo dei servizi igienici.

Infine, tutti i sistemi sono connessi al BMS (Building Management System) che consente una maggiore efficienza in termini di programmazione, ottimizzazione e gestione di tutti gli impianti installati e in generale dell’intero lotto realizzato.

Photography Credits Enrico Cano