Calata Paita un esempio di Temporary Urbanism per una città che torna a "vivere" il Porto della Spezia

LUOGO La Spezia
PAESE Italia
CLIENTE Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
ANNO 2021 – 2024
DESCRIZIONE Allestimento temporaneo dello spazio pubblico di Porta Paita. Progetto di Fattibilità. Progetto Definitivo. Progetto Esecutivo. Direzione Lavori Operativa. Settori coinvolti in tutte le fasi progettuali ed esecutive: Architettura, Impianti Meccanici, Impianti elettrici, Strutture.

Quello che è stato realizzato a Calata Paita è il primo elemento concreto di qualcosa che in futuro cambierà la città della Spezia e il suo rapporto con il mare. Le parole d’ordine del progetto sono state, Restituzione, Recupero, Integrazione,Tradizione, Comunità e Sostenibilità. Il progetto realizzato, colorato e reversibile, definisce un nuovo spazio pubblico fatto di strutture temporanee per ospitare servizi, spazi sociali, culturali, sportivi, commercio e ristorazione, tipici di una vera e propria città che vuole tornare a vivere il suo mare. I lavori hanno riguardato la riqualificazione di un’area di circa 5000 metri quadrati, con installazione di box prefabbricati destinati alla ristorazione, a bar, a rivendite di prodotti tipici locali, a funzioni aggregative e culturali, nonché allo sport individuale e di squadra, allo spettacolo, con un’area dedicata in prossimità del fronte di banchina, e al tempo libero, con una zona caratterizzata da una fontana, da sedute e ombrelloni, da utilizzarsi come zona prendisole ed un’area verde attrezzata per lo sport all’aperto. I box prefabbricati sono arrivati “finiti” e pronti all’uso e sarà possibile rimuoverli, spostarli ed eventualmente riutilizzarli in un altro sito.

Le soluzioni progettuali adottate sono tutte all’insegna della sostenibilità ambientale e in particolar modo energetica. Infatti è prevista una fascia di verde orizzontale con funzioni di contrasto all’effetto “isola di calore” e di separazione verso le altre funzioni del porto. L’area è arredata con numerosi alberi e arbusti di varie specie, panchine per consentire sedute fronte mare. È presente anche una fontana a raso e, dal punto di vista tecnologico, sono state impiegate le più aggiornate soluzioni disponibili.

Una trasformazione fatta in punta di piedi. Senza disturbare. Che aggiunge senza togliere.

Dove vedere in sintesi alcune categorie che rappresentano l’identità della città e che sono state poste alla base del concept architettonico iniziale: le Colline, la Città con le sue Piazze, il Mare.

Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha commentato così l’idea progettuale di Fabrica: “Il progetto elaborato, dinamico, sostenibile e innovativo, ci ha fatto subito capire che eravamo sulla strada giusta. E così un piccolo sogno si realizza in attesa di un sogno molto più grande. L’apertura di “Porta Paita” rappresenta, plasticamente, l’idea di sviluppo portuale che la nostra Autorità di Sistema intende portare avanti insieme al Comune, coniugando lo sviluppo dei traffici commerciali con la sostenibilità ambientale e sociale. L’idea è quella del “villaggio sul mare” che racconta e valorizza l’identità più autentica della città”.

IL PROGETTO

L’accordo tra AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE del Mar Ligure Orientale ed LSCT – La Spezia Container Terminal, ha determinato la cessione dei primi 5.000 mq di Calata Paita come primo elemento di una più vasta trasformazione che prevede il recupero urbano delle aree aventi ad oggi funzioni portuali. Il progetto di sistemazione temporanea di questa prima porzione di Calata Paita potrà quindi svilupparsi nelle more della realizzazione di un più ampio progetto e spesso tali progetti complessi prevedono che sia possibile che le aree interessate vivano una sorta di “periodo di attesa della propria funzione” e che vengono quindi definite in letteratura come temporary urbanism. La proposta, compatibile con una trasformazione temporanea e reversibile, consiste nella realizzazione di uno spazio pubblico e di strutture temporanee per ospitare servizi, spazi socioculturali, commercio e ristorazione tipici di una vera e propria porzione di città. Questo progetto si pone l’obiettivo di rivitalizzare l’area, di restituirla alla città e di renderla, anche se provvisoriamente, parte integrante di questa indicandola come il primo passo di un processo di avvicinamento al mare della città, e proprio in questo senso quindi la porzione di calata recuperata viene identificata come Porta Paita.

STATO DI FATTO

L’area è completamente asfaltata e parzialmente urbanizzata, le principali reti di adduzione e scarico si trovano comunque nelle vicinanze, su Viale Italia.

La testata dei principali collegamenti ferroviari portuali che corre parallela a Viale Italia separa l’area a mare dal contesto cittadino creando una cesura netta che, proseguendo senza soluzione di continuità verso est, determina una separazione continua e definitiva dell’abitato dal mare.

IL CONCEPT

Le Colline rappresentano le aree verdi e la possibilità di passeggiare, correre, fare sport e vivere in generale all’aria aperta.

La Città si sviluppa, come in questo tratto urbano reale e parallelo alla costa, con una trama ortogonale nella quale si collocano i servizi, le attività commerciali e di ristorazione.

La Piazza diventa elemento di aggregazione dove riunirsi, fare sport collettivi o di squadra, allestire spettacoli, fare concerti, vedere film o più semplicemente passeggiare, sostare e ritrovarsi.

Il Mare visto come elemento di partenza e di arrivo, punto panoramico, ma anche luogo del ricordo ed esperimento di balneazione urbana.

Tutte le funzioni inserite sono studiate in modo da garantire l’uso e l’attrattività di questo nuovo luogo in tutte le stagioni, sia in estate che in inverno

LA CITTÀ

Tutta l’area di progetto è delimitata da una schermatura verde a ridosso della quale si sviluppa la porzione urbana dell’intervento dotata di una serie di box prefabbricati che potranno ospitare funzioni anche tra loro intercambiabili: temporary shop, spazi espositivi, bar, ristoranti, street food, servizi igienici pubblici.

Tale spazio urbano è sottolineato dalla presenza di una pedana in legno che funge da basamento a tutti i servizi presenti e sul cui perimetro ci si può comodamente sedere.

La pedana non è stata collocata nel primo tratto in ingresso all’area per lasciare libertà di accesso e di manovra ad eventuali mezzi di servizio, così come in vicinanza del mare, in corrispondenza dell’area dedicata a concerti o cinema all’aperto, in modo da permettere un allestimento libero a seconda delle necessità.

Dal punto di vista architettonico l’utilizzo di elementi prefabbricati ha dato modo di creare una immagine della città definita dal suo linguaggio archetipico, utilizzando forme geometriche semplici con tetti a falde avendo l’intento di ottenere una forma iconica, a casetta, semplice e riconoscibile.

La falda esposta a sud di ogni box è stata integrata con pannelli fotovoltaici che contribuiscono in modo sostanziale al fabbisogno energetico dell’installazione nel suo complesso ed alla sostenibilità ambientale dell’operazione.

IL MARE E IL WAYFINDING

Porta Paita ed il suo affaccio a mare sono facilmente raggiungibili a piedi, ma l’accesso all’area non è immediatamente visibile per chi venga dalla città.

Per facilitarne la segnalazione, è stata scelta la metodologia del wayfinding in modo da aiutare ad individuare e raggiungere il nuovo distretto. Una porzione di pavimentazione in asfalto è stata dipinta in azzurro in modo da definire visivamente un percorso diretto dall’ingresso verso il mare.

Il percorso azzurro potrà ramificarsi in seguito verso la città e identificare un nuovo attraversamento pedonale su Viale Italia che porti verso Piazzale del Marinaio e poi Piazza Europa. Nello stesso modo potrà essere trattato l’accesso da Largo Fiorillo e dalla passeggiata a mare.

Il progetto propone un nuovo e diverso approccio al mare nel tratto riconquistato alla città e prospicente Porta Paita che può essere utilizzato come solarium grazie ad una sequenza di pedane in legno che potranno essere attrezzate con sdraio, lettini ed ombrelloni.

Sono stati realizzati a confine tra la piazza ed il solarium giochi d’acqua, spruzzi e nebulizzatori.

BIM E DIGITALIZAZIONE

Fabrica ha realizzato la progettazione esecutiva attraverso metodi e strumenti BIM che hanno consentito di mantenere un costante e pieno controllo del progetto in ogni singola fase.

Grazie all’individuazione iniziale degli obiettivi dei modelli disciplinari è stato possibile ottimizzare molteplici attività, tra le quali certamente quelle relative alla progettazione Architettonica, Strutturale e Impiantistica, ma anche rispetto alla redazione dei computi metrici di tipo dinamico e non ultimo alla realizzazione dei render, materiale fondamentale per rapportarsi sia con la Stazione Appaltante e sia con i costruttori dei moduli.

Inoltre, l’utilizzo dei nostri laser scanner ha consentito di impostare correttamente i modelli federati di progetto e di seguire la realizzazione dell’intervento andando a verificare in modo puntuale ed immediato i quantitativi realizzati anche in supporto alle attività di contabilità di cantiere.

L’efficienza che introducono nei nostri flussi si lavoro i metodi e gli strumenti BIM, nei quali si inseriscono anche le attività di scansione laser e le relative nuvole di punti che ne derivano, consente di gestire in modo coerente e continuo tutto il processo che ha inizio con le prime fasi di progettazione e si conclude con il completamento dell’opera in cantiere.

IL VERDE

Il fatto di essere un progetto temporaneo ha portato a non poter piantumare alberi importanti nella maggior parte della superficie a disposizione in quanto l’area andrà restituita libera alla città. Solo sul confine sud verso il Circolo Canottieri Velocior si è potuta realizzare una fascia verde piuttosto importante mediante modellazione del terreno a dune. Per la modellazione del terreno sono stati riportati circa 200.000 qt di terra vegetale da coltivo additivata con humus-ammendante organico. Sono state eseguite adeguate buche nell’asfalto sottostante ed impiantati 8 alberi alto fusto fra: Olea Europea, Melia Azadarach, Tamerix Gallica, Eleagnus Angustifolia, Quercus Suber.

Sul perimetro dell’intera area verde sono stati impiantati piante rampicanti di Rhyncospermum jasminoides, a schermatura dei pannelli grigliati di confine.

Sono state fornite e messe a dimora inoltre arbusti di macchia mediterranea con aggiunta di ulteriore essenze mellifere e da fiore, essenziali per la biodiversità e la ripopolazione degli insetti utili fondamentali per il nostro ecosistema quali coccinelle, api, farfalle: Arbutus Unedo (Corbezzolo), Pittosperum tobira nanum; Phyllirea Angustifolia, Teucrium fruticans, Atriplex halimus, Grevillea juniperina, Helicrisum italicum, Callistemon laevis e virginalis, Vites agnus castus, Eleagnus ebbingei compacta, Nerium oleander, Cystus pulverulentus, Convolvus cynerium, Thevetia peruviana, Cestrum nocturnum.

Tutte le essenze sono dotate di un Passaporto Verde.

Si è inoltre provveduto ad installare un impianto irriguo per il fabbisogno di tutta l’area verde.

La gestione BLUETOOTH dell’impianto permette di programmare l’irrigazione in modo automatico per tutto l’anno.

COLORI E FUNZIONI

A rendere iconica ogni casetta è l’uso, senza soluzione di continuità tra pareti e tetto, del materiale o del colore che la caratterizza.

Ogni materiale/colore viene utilizzato in via esclusiva per rendere riconoscibile una specifica funzione: i bar sono definiti dall’uso del rosso, i ristoranti sono colorati di blu, i servizi igienici in metallo nero, i chioschi per lo street food sono rivestiti in legno, i box polifunzionali sono interamente caratterizzati dall’uso di pareti e tetti verdi.

I servizi igienici sono baricentri alle diverse attività e concentrati in tre gruppi di box in modo da essere utilizzati sia dai fruitori degli spazi sportivi che da quelli maggiormente legati alla balneabilità.

Photography Credits Andrea Bosio