Per Fabrica un parcheggio non è solo un parcheggio. Presentato il nuovo Hub turistico di Levanto.
Abbiamo presentato all’Ospitalia del Mare di Levanto il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica a corredo della proposta di partenariato pubblico privato promossa dalla Levante Multiservizi per la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico in struttura nell’area in vicinanza della stazione di Levanto, in località Moltedi.
Da questo punto di arrivo si potrà infatti anche partire a piedi per i sentieri di mezza costa o noleggiare una bicicletta per percorrere le piste ciclabili realizzate sul vecchio tracciato ferroviario a mare: un modo alternativo di visitare la Riviera che ha molte potenzialità e potrebbe avere ancora una notevole possibilità di sviluppo.
Dal punto di vista morfologico l’area di progetto si trova sul fondovalle formato dal Torrente Ghiararo, su un terreno in leggera pendenza da monte verso il corso d’acqua.
L’area di fondovalle sede del parcheggio è circondata naturalmente da colline di notevole pregio, con una prima fascia trattata a terrazzamenti, parzialmente occupata da costruzioni ed una porzione, più in alto, fondamentalmente libera da interventi antropici.
Il progetto ha quindi due livelli di interconnessione visiva con il territorio: visto dal basso a livello strada ha come sfondo le colline, mentre visto dall’alto, dalle colline stesse, ha una copertura che non può essere trattata solo come un piano adibito a parcheggio, ma diventa essa stessa un elemento importante della composizione architettonica e conseguentemente anche del paesaggio antropico: in Liguria, spesso, i prospetti degli edifici non sono quattro ma diventano cinque, quando le coperture sono visibili dall’intorno.
Il punto di vista principale del nuovo progetto è tuttavia quello che si avrà arrivando dalla viabilità principale da monte verso mare, subito alla fine della recinzione verde del Campo sportivo comunale limitrofo alla strada di accesso laterale al piazzale esistente.
Il nuovo edificio in progetto potrà quindi essere letto, sia dal punto di vista funzionale che architettonico, come una “porta” di accesso alla città di Levanto.
Dal punto di vista architettonico, la preesistenza più significativa con cui doversi confrontare in termini progettuali è quella relativa al contrafforte del rilevato ferroviario che si presenta in questo punto come un elemento piuttosto importante, con un’altezza di circa 6 metri, una sezione a scarpata, ed un raccordo curvo in pianta verso il sottopasso ferroviario che fa da vera e propria cesura con l’abitato dell’insediamento storico di Levanto. La volontà della proponente è quella di avere a disposizione un moderno parcheggio a rotazione a pagamento con circa 250 stalli, dotato di tutte le funzioni tecnologiche per un suo funzionamento ottimale.
Attualmente gli stalli e la viabilità interna al parcheggio sono realizzati con dimensioni minime che rendono anche difficili le manovre o la discesa dall’auto, una volta parcheggiata.
Il parcheggio attuale presenta inoltre delle alberature di dimensioni modeste che non garantiscono in alcun modo la protezione dal sole nella stagione estiva.
Per esaltare la funzione di Hub turistico e di porta d’accesso alla città di Levanto, la proponente prevede di dotare l’area di un punto di informazioni turistiche, in modo da intercettare le necessità dei turisti che raggiungono la città in auto, incentivandoli a fermarsi, prendere tutte le informazioni necessarie ed eventualmente lasciare l’auto e proseguire in treno, a piedi o in bicicletta, in modo da ridurre la quantità di auto in accesso al paese.
Nei periodi di maggior affluenza turistica potrà inoltre essere messo a disposizione un sistema di trasporto pubblico elettrico.
In affiancamento all’ufficio informazioni sono stati previsti alcuni ulteriori spazi con funzioni ancora da definire, ci sarebbe la possibilità di inserire un’ufficio con funzioni pubbliche ma anche un punto di noleggio biciclette o comunque a disposizione del turista che lascia qui l’auto per poi proseguire in modo diverso e più sostenibile la sua visita del territorio. L’autorimessa vera e propria si adegua alla naturale pendenza del terreno attuale e si sviluppa su di un percorso continuo con una pendenza minima pari a circa il 2,5%, in modo da evitare che le rampe di collegamento tra i piani abbiano pendenza troppo elevata.
Il piano terra, nell’area fronte strada, è inoltre occupato da un basso volume compatto rivestito in pietra con una forma planimetrica curva che si protende verso la strada principale in cui sono localizzati spazi per servizi e uffici tra cui, ad esempio, l’info point turistico.
Le pareti in pietra, che definiscono il prospetto del piccolo corpo avanzato, sono bucate dalle aperture che danno accesso alle varie funzioni e da una serie di finestrature, di dimensioni variabili, distribuite in modo apparentemente casuale, ma utili a garantire la superficie aeroilluminante necessaria ai locali interni.
Dal punto di vista progettuale, lo scopo è quello di trasmettere l’idea di un muro di sostegno abitato più che di un tradizionale edificio per uffici.
Il basamento lapideo ha compositivamente molteplici funzioni: da una parte quella di cercare un rapporto visivo con il vicino contrafforte curvo del rilevato ferroviario, visibile soprattutto per chi arriva in auto da monte; dall’altra dare un punto di partenza visivo alla collina retrostante, quasi come se questo fosse una prima curva di livello, il primo muro “a secco” della collina stessa.
I rimanenti prospetti, sia quelli laterali che quello curvo verso il fondo del lotto, sono invece fortemente caratterizzati dal fitto ripetersi dei pilastri verticali in carpenteria metallica. A questa trama vengono poi ulteriormente aggiunti altri elementi verticali leggeri a tutta altezza che avranno come scopo principale quello di schermare dall’esterno la vista delle auto parcheggiate sulle rampe dell’autorimessa. Questi elementi secondari, non portanti, saranno direttamente a contatto con il terreno e diventeranno supporto per piante rampicanti che, lentamente potranno parzialmente occupare il prospetto diventando un elemento significativo e caratterizzante del progetto.
Anche in questo caso il riferimento formale vuole essere quello tipico del paesaggio ligure relativo ai filari di vigneti delle colline circostanti, con i loro sostegni verticali, storicamente canne, di supporto al crescere della vegetazione.
I pilastri della struttura principale salgono invece oltre il livello della copertura e diventano gli elementi portanti di una frangi-sole che protegge tutti i posti auto all’aperto. In questo modo si ottiene il duplice scopo di schermare dai raggi solari estivi le auto parcheggiate e di dare il “quinto” prospetto al complesso architettonico, in modo tale che dalle colline circostanti non saranno visibili solo auto parcheggiate, ma un sistema di pergolati, altro elemento fortemente caratterizzante il paesaggio ligure.
Il potenziamento della capacità di accoglienza del parcheggio potrà trasformare l’area in un Hub turistico di fondamentale importanza per tutta l’area vasta cui Levanto fa da riferimento strategico diventando uno degli snodi principali verso la Riviera e le Cinque Terre, ma anche un elemento di sostegno per lo sviluppo del turismo locale.
La proposta è stata illustrata ai membri del Consiglio Comunale ed alle Associazioni di categoria, alla presenza di Vittorio Tuvo, Maurizio Moggia e Angelo Matellini della Levante Multiservizi e del sindaco Ilario Agata.